CATALOGUE – FONDACIJA MIRA BRTKA

La Fondazione MIRA BRTKA presenta una mostra retrospettiva delle opere di
MIRA BRTKA Foundation and Belgrade City Museum present a retrospective exhibition of works by

Mira Brtka, RIFLESSI | REFLEXIONEN
Mira Brtka, REFLEKSIJE | REFLECTIONS

March 17 – May 10, 2021 | 17 marzo – 10 maggio 2021
Museo della città di Belgrado, Resavska 40b, Belgrado
March 17 – April 25, 2021
Belgrade City Museum, Resavska 40b, Belgrade

IL CATALOGO DELLA MOSTRA
EXHIBITION CATALOGUE

RIFLESSI hanno consentito vedere, da una distanza di cinquant’anni dalla sua prima esibizione indipendente al Museo di Arte Contemporanea di Novi Sad e nel Salone del Museo di Arte Contemporanea di Belgrado, entrambe dal 1971, da un punto imparziale e nello spirito del nuovo tempo, un’opera varia e multimediale dell’artista multidisciplinare contemporanea e attivista culturale, Mira Brtka.

RIFLESSI hanno portato una retrospettiva della sua produzione, dal 1964, “periodo romano”, al 2012. La mostra ha presentato una rassegna dei diversi cicli che ci avvicinano alla trasformazione della sua identità artistica, dalla praticante di esperienze post-formaliste, alla rappresentante delle nuove tendenze dell’arte contemporanea europea, dall’idea di progetto di Giulio Carlo Argan e il punto di vista di Filiberto Menna che “arte ha il diritto di essere distinta, non per distinguersi, ma per essere un modello per altre conoscenze e pratiche“, fino all’approccio al concetto di Achille Bonito Oliva di transavanguardia secondo cui il “tessuto della nuova arte è intriso di una dose significativa di soggettivismo e sensibilità, che non va intesa solo come sindrome autobiografica e privata, ma come armonia tra arte e motivazioni individuali purificate dall’uso di un linguaggio consapevole e controllato“.

RIFLESSI possono e devono indicare l’influenza delle nuove tendenze dell’arte contemporanea europea sulle correnti dell’arte jugoslava-serba della seconda metà del secolo scorso.

REFLECTIONS made it possible for us to review, impartially and in the spirit of new times, as well as from a distance of fifty years from Mira Brtka’s first independent performance at the Museum of Contemporary Art in Novi Sad, and the Salon of the Museum of Contemporary Art in Belgrade in 1971, a diverse multimedia oeuvre of a multidisciplinary and contemporary artist and cultural activist.

REFLECTIONS provided an overview of Mira Brtka’s output, starting from 1964 and her “Roman period” up to 2012. The exhibition showed an overview of various art series that brought us closer to transformations of her identity as an artist. She moved from being a practitioner of the post-Art informel experience to becoming a protagonist of new tendencies in contemporary European art, and from being an advocate of the Italian critic Giulio Carlo Argan’s idea of project, and Filiberto Menna’s position that “art has the right to stand apart, not in order to stand out but to be a model for other knowledge and practices”, to Achille Bonito Oliva’s approach towards the concept of a transavantgarde according to which “the fabric o new art is imbued with a significant dose of subjectivism and sensitivity, which should not be understood only as autobiographical and private syndrome, but as a harmony of art and individual motives purified by the use of conscious and controlled language”.

REFLECTIONS could and were intended to point out the influence of new tendencies of contemporary European art upon the current trends of Yugoslav-Serbian art in the second half of the past century.